Psicologo Italiano a Madrid

Cominciare una psicoterapia: istruzioni per l’uso

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Denis Pascon, psicoterapeuta. Un articolo.

Cominciare una psicoterapia: istruzioni per l’uso

Alla fine hai deciso di contattare un terapeuta per risolvere i tuoi problemi. Complimenti, il primo passo non é mai facile, e se arrivi a fare quella chiamata o a scrivere quella mail avrai giá raggiunto un piccolo traguardo. Accettare le proprie debolezze é un gran segnale di forza e presto imparerai che sentirsi vulnerabili in un contesto sicuro é una condizione necessaria per poter stare bene. Questo articolo nasce dal desiderio di orientarti in quello che ti aspetta da qui in avanti.

Durante il primo appuntamento, ricordati di guardate bene il tuo psicoterapeuta negli occhi: ti fa sentire fiducia? E ti piace il suo studio? Ti trovi bene a parlare con lui? Ti fa sentire rispettato? Se non sei del tutto convinto potresti chiedergli un pó piú di tempo per decidere o un altro appuntamento per esporgli i tuoi dubbi. E se invece quel terapeuta proprio non ti convince, cercane un altro. Potresti chiedere ai tuoi amici: viviamo nel l’epoca del 2.0 ma il passaparola continua ad essere il modo migliore per incontrare buoni professionisti.

 

Dati sull’efficacia della psicoterapia

Ci si dimentica spesso una informazione molto importante sulla psicoterapia cognitiva: funziona. La sua efficacia é stata piú volte dimostrata anche negli ultimi anni (J. DiMauro, 2013). Studi recenti continuano a confermare che un buon lavoro psicologico si associa a maggiori capacitá di affrontare ansia, depressione (M. Orgilés Amorós, 2003), e ad una migliore gestione delle emozioni (Greenberg, L. y Paivio, S. 2000).

Non c’é risultato senza sacrificio: nel percorso psicoterapico probabilmente dovrai fare fatica. Permettersi di soffrire un po’ nel presente é la chiave per stare meglio nel lungo termine. La tristezza é un aspetto fondamentale e necessario del crescere. Se non ti senti in grado di affrontare certi temi, o se ci sono degli episodi della tua vita che ti fanni paura o che ti causano vergogna, nessuno ti obbligherá a parlarne. Peró spiegare al tuo terapeuta che ci sono cose di cui non avete parlato e che ti piacerebbe parlarne piú avanti, sarebbe un altro grande, grandissimo traguardo.

 

Il risultato di una psicoterapia

Il vero risultato di una terapia si misura in responsabilitá. Pensare che il lavoro di uno psicoterapeuta sia quello di risolvere i tuoi problemi sarebbe un errore piuttosto grave. Se il percorso funziona, sarai TU a risolvere i tuoi problemi e sarai TU a prendere le decisioni che ti sembrano piú appropriate. Quello che fará il tuo psicoterapeuta sará metterti in contatto con le tue necessitá (le tue vere necessitá) e aiutarti a riconoscerle, dargli un valore e soddisfarle nel modo che ti sembri piú adeguato.

Tra una seduta e l’altra probabilmente dovrai lavorare un po’ per conto tuo. Io per esempio consiglio ai miei pazienti di tenere un registro settimanale in cui annotare i loro problemi: quando si sono presentati, come si sono sentiti, come hanno gestito la situazione. Conoscere queste informazioni é molto importante: insegna al paziente a vedere la sua situazione con occhi diversi e permette di lavorare con maggiore velocitá durante l’ora di terapia.

A volte, anche mantenere un semplice registro risulta impossibile. Ci sono persone che si sono abituate cosí tanto a nascondere le proprie necessitá che il lavoro piú importante é proprio quello di imparare a riconoscerle. Le emozioni in questo senso possono aiutare molto. Sentirsi arrabbiati ci da un’informazione molto chiara di come stiamo processando certe informazioni. Sentirsi tristi ci da una indicazione completamente diversa. A volte il lavoro psicoterapeutico si configura come un lavoro di educazione: apprendere a sentire quello che ci dice il corpo e quello che ci dice la testa. Saper etichettare i propri stati d’animo. E saper leggere al di lá della situazione di emergenza che non sappiamo gestire per riconoscere la storia del nostro malessere, e cercare di cambiarla.

 

Durata e sviluppo di una psicoterapia

I tempi di una psicoterapia possono essere molto vari. Risolvere un problema di stress che si é presentato negli ultimi tre mesi non é lo stesso che affrontare un disturbo di personalitá che si é costruito e rinforzato per vent’anni. Personalmente ho avuto pazienti che hanno terminato in sei sedute e pazienti con cui ho lavorato per anni. In generale gli studi dimostrano che le persone che continuano una psicoterapia per piú di sei mesi riportano maggiori livelli di soddisfazione di quelle che finiscono prima.

Il contesto della psicoterapia é uno spazio in cui, molto probabilmente, si ripresenteranno dinamiche e meccanismi che ti saranno piuttosto familiari. Quello che succede nella vita di tutti i giorni prima o poi probabilmente si presenterá in studio. Quando succederá, sará un momento molto importante. Sará il momento in cui decidere se continuare o se lasciar perdere. Penso al caso di quel ragazzo che non si era mai innamorato. Un bel giorno entrando un po’ piú in profonditá sulla sua storia familiare mi disse: “credo che questo non funziona forse sarebbe meglio se non ci vedessimo piú”. Gli chiesi quante volte aveva ripetuto quelle parole e con chi. Pensó alle ultime persone che aveva frequentato. Stava toccando con le sue dita la porta di accesso al suo vero problema. Aprirla o non aprirla? Io potevo accompagnarlo, peró questa decisione poteva essere solo sua.

Denis Pascon, psicoterapeuta. 634.563.063

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