Dipendenza sessuale

La dipendenza sessuale: vita di P.

La dipendenza sessuale

Chi conosce P. potrebbe descriverlo come un uomo giovane, rispettabile, con un lavoro fisso. Alcuni potrebbero aggiungere che é gay e che da circa due anni é single: non ha ancora incontrato un ragazzo che gli piaccia sul serio, quella persona con cui passare tutta la sua vita. É molto difficile che qualcuno possa dire qualcosa in piú su di lui. P. è una persona che non si lascia conoscere facilmente.

Nessuno sa che da circa un anno P. si sveglia tutte le mattine in uno stato di eccitazione fisiologica molto specifico. Il suo primo pensiero é il sesso. Mentre si prepara una tazza di caffé guarda nel suo smartphone se qualcuno l’ha cercato. Accende grindr per sapere quanti ragazzi sono connessi, e a quanti metri si trovano.

Mentre finisce rapidamente la colazione, P. continua a guardare profili di incontri possibili. Qualcuno gli ha scritto: legge i messaggi, guarda le foto. Sceglie e scarta.

P. arriva al lavoro in ritardo di dieci minuti e cerca di fare il possibile per andarsene un’ora prima. Nel suo ufficio i colleghi hanno cominciato a guardarlo in maniera diversa, peró lui non se ne accorge, ha altro per la testa. Durante la pausa pranzo vedrá un ragazzo che gli ha scritto giusto quella mattina. Aspettandolo in un bar, P. sente di nuovo quella sensazione di euforia che aveva percepito al risveglio. L’uomo arriva e gli fa l’occhiolino. Il gioco comincia.

 

La dipendenza sessuale e la mancanza di limiti

 

P. Non saprebbe dire esattamente cos’è che gli piace di quella continua ricerca di corpi. Peró di una cosa é sicuro: non é l’orgasmo il suo momento preferito. Se gli interessasse semplicemente quell’istante di piacere fisico, gli incontri non sarebbero tanto scomodi. Forse P. potrebbe ammettere che la cosa eccitante è incontrarsi in una situazione equivoca e morbosa. Percepire quell’istinto che lo fa sentire forte e potente, pieno di vita.

Quello che non sa P. é che la situazione comincia ad essere un problema. Non puó ammettere che ha passato tutto il fine settimana nell’estenuante ricerca di altri profili. Non puó ammettere di essersi dimenticato dei nomi degli uomini che ha visto negli ultimi quattro giorni. Non puó ammettere di non avere avuto tempo nelle ultime settimane per uscire con i suoi amici o per telefonare ai suoi genitori. Non puó ammettere di essere stato, ultimamente, eccessivamente irritabile e di malumore senza sapere perché.

P. non riesce a controllarsi. Ha perduto la capacitá di dare un limite a questa ricerca che sembra non avere fine. Ogni giorno continua a ripetersi: solo un minuto in piú, solo un profilo in piú, solo un’altra volta prima di tornare a casa.

 

La dipendenza sessuale: alcuni numeri

 

P. non sa che molte altre persone si trovano nella sua condizione; Molto probabilmente resterebbe a bocca aperta al sentire che negli Stati Uniti il 10% degli uomini gay soffre di una dipendenza sessuale. E potrebbe essere complicato per lui capire che questo problema é piú frequente nella comunitá gay per ragioni sociali e culturali. Peró senza ombra di dubbio P. potrebbe raccontare quant’é stato difficile crescere in una cittá piccola, o in una famiglia in cui non ci fu mai un minimo di educazione sessuale, o di come fu complicato dire ai suoi che era gay dopo vent’anni di relazioni nascoste e bugie.

P. potrebbe essere tentato di spiegare la sua dipendenza sessuale con l’idea che gli uomini sono predisposti a cercare esperienze sessuali con maggior frequenza, o con il fatto che le relazioni di coppia ai giorni nostri sono sempre piú instabili o confuse. Molto probabilmente quasi subito si accorgerebbe che sono solo scuse. Sta di nuovo mentendo a se stesso, e la sua ricerca di nuove esperienze sessuali ormai di sessuale non ha piú nulla. È diventato un problema ossessivo.

 

Vecchie e nuove dipendenze

 

P. si sorprenderebbe pensando che anche il sesso quando diventa un’ossessione possa avere tante cose in comune con l’alcolismo o con la tossicodipendenza. Un alcolista non beve per il piacere di un buon bicchiere: beve per accedere a uno stato di alterazione fisica e psicologica. Una persona con una dipendenza sessuale non cerca il piacere dell’esperienza sessuale con uno, due, cento partner sessuali diversi. Una persona con dipendenza sessuale usa il piacere o l’ambiguitá per accedere a una alterazione fisica e psicologica.

Quello che continua a fare P., senza accorgersene, é mentire. Mente ai suoi amici per scusarsi dell’ennesimo ritardo. Mente nel suo lavoro per giustificare l’ennesimo errore. Mente all’uomo che ha appena conosciuto dicendogli che gli riscriverá.

Mente a se stesso quando pensa di poter controllare quello che sta succedendo quando ormai la ricerca di quello stato di alterazione fisica e psicologica occupa il 90% dei suoi pensieri e del suo tempo, impedendogli di vivere la sua sessualitá in modo davvero libero, e diventando ogni giorno che passa una persona sempre piú incapace di risolvere i suoi problemi.

Una persona sempre piú sola.